L’approccio olistico

L’olismo (dal greco ὅλος holos, tutto, intero“) è l’idea che i vari sistemi (ad esempio fisico, biologico, sociale) debbano essere visti come interi, non semplicemente come una raccolta di parti. Il termine fu coniato da Jan Smuts nel suo libro “Holism and Evolution” del 1926.

Nell’uso comune, “olismo” di solito si riferisce all’idea che un intero sia maggiore della somma delle sue parti, come affermava già Aristotele. Nel contesto della medicina olistica, “olismo” si riferisce al trattamento di tutti gli aspetti della salute di una persona, compresi i fattori psicologici e culturali, piuttosto che solo le sue condizioni fisiche o sintomi. In questo senso, l’olismo può anche essere chiamato “holiatry“.
Nel mondo occidentale il concetto di olismo è riemerso nel XVII secolo grazie a Spinoza, che concepiva tutte le divisioni e le differenze visibili nel mondo come manifestazioni di un’unica sostanza invisibile. La sua visione olistica proponeva un’esperienza spirituale che si stava già riflettendo nel pensiero mistico di molte tradizioni religiose come, appunto, “spiritualismo“.

Olismo del ventesimo secolo

Dopo rielaborazioni successive, tra le quali la più importante quella di Hegel, nella seconda metà del ventesimo secolo il concetto di olismo ha cominciato a ispirare un pensiero più ampio in base al quale gli interi, sia nell’organismo biologico, che in medicina, scienza, arte, comportamento individuale, filosofia del linguaggio, ecc., sono molto più della somma delle loro parti. Nella psicologia della Gestalt, il termine “Gestalt” indica proprio un insieme organizzato che viene percepito come più della somma delle sue singole parti. Nella biologia, l’olismo si è contrapposto al meccanismo e al vitalismo, sostenendo che la vita consiste nel sistema dinamico dell’organismo. Nel regno della fisica, il concetto olistico si riflette oggi nella moderna teoria dei campi quantistici che descrive tutta l’esistenza come un’esortazione del vuoto quantistico sottostante, come se tutte le entità esistenti siano come increspature immerse in una sorta di substrato energetico universale.

L’uomo olistico

Applicato all’essere umano, l’uomo olistico è un sistema integrato nel quale mente, corpo e anima (/coscienza) sono interdipendenti e si influenzano a vicenda senza soluzione di continuità.

Che il corpo sia intrinsecamente legato a qualcosa di intangibile ma reale lo sperimentiamo del resto tutti i giorni. Sensazioni, percezioni, emozioni, pensieri e azioni sono infatti connessi tra loro e il corpo risponde, asseconda o protesta, a suo modo.

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